Cos’è il GPL?

Il G.P.L. è un sottoprodotto della raffinazione del petrolio greggio (Gas di Petrolio Liquefatto) che a temperatura ed a pressione ambiente è allo stato gassoso, e diventa liquido a una pressione di 2 Bar. Il G.P.L. utilizzato nell’autotrazione è la miscela di due gas (propano e butano) che, grazie alle loro caratteristiche chimiche e fisiche, conferiscono alle autovetture buone prestazioni in termini di potenza, elasticità e funzionalità del motore. Brucia senza lasciare nel motore residui carboniosi che sono responsabili di un prematuro logoramento delle valvole e dei pistoni del motore. I prodotti della sua combustione sono ossidi di carbonio e di azoto ed idrocarburi incombusti in quantità inferiore della benzina e del gasolio, mentre non si hanno residui di idrocarburi aromatici, anidride solforosa e particolato (PM10).

Come avviene il rifornimento?

Il rifornimento si effettua alle stazioni di rifornimento con una apposita pistola che si aggancia al bocchettone di carica (posizionato di solito sul paraurti di dietro o nel tappo benzina), il bocchettone di carica è diverso a seconda del paese (ad aggancio in Italia, a baionetta in Olanda e tipo ACME per USA, Canada, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Austria e Belgio). Il serbatoio per ragioni di sicurezza viene riempito all’80% della sua capacità, questa funzione è stabilita tramite la multivalvola posizionata sul serbatoio

Quant’è l’autonomia con un impianto G.P.L.?

L’autonomia può variare a seconda del serbatoio installato sulla vettura. Per esempio con un serbatoio toroidale posizionato nel vano ruota, si privilegia la capacità di carico a discapito dell’autonomia, un serbatoio toroidale ha un’autonomia media di 38 litri effettivi di G.P.L. corrispondenti a 31 litri di benzina; calcolando una percorrenza media di 10 km al litro benzina si ha un’autonomia di 310 km circa. Nel caso di un serbatoio cilindrico posizionato nel portabagagli dietro i sedili posteriori, si privilegia l’autonomia a discapito della capacità di carico, un serbatoio cilindrico ha un’autonomia media di 53 litri effettivi di G.P.L. corrispondenti a 43 litri di benzina; calcolando una percorrenza media di 10 km al litro benzina si ha un’autonomia di 430 km circa.

Quanti sono i distributori G.P.L.?

La rete distributiva è abbastanza capillare sia a livello nazionale che regionale, il numero complessivo dei distributori è superiore ai 1.800 a livello nazionale e oltre 200 a livello regionale.

L’impianto a G.P.L. è sicuro?

Si è sicuro, le officine autorizzate per l’installazione si basano su una normativa europea con omologazione dal Ministero dei Trasporti. Ogni prodotto del gruppo Romano Autogas è collaudato uno ad uno secondo la certificazione ISO 9001 e la ISO TS16949 (Normativa di certificazione del settore automobilistico con standard qualitativi estremamente rigidi).

I serbatoi G.P.L. sono sicuri?

Da sempre nella storia del G.P.L. si è tenuto conto delle sue caratteristiche chimico-fisiche. I serbatoi G.P.L. rispettano severissimi collaudi e rispettano le normative ISO 9001. Si consideri che nei serbatoi la normale pressione di esercizio è dai 3 bar ai 10 bar e i serbatoi vengono testati per una pressione di 30 bar. Per una questione di sicurezza il serbatoio G.P.L. viene sostituito ogni 10 anni, e dal 2002 con l’entrata in vigore della normativa R67/01 sono dotati di un’ulteriore dispositivo di sicurezza che è la valvola di sovrapressione, che rende ancor più sicuri i moderni sistemi.

Cos’è il Metano?

Il metano o gas naturale (CH4), fra i più abbondanti in natura, è il carburante ecologico per eccellenza. Infatti non sono presenti impurità, zolfo, composti di piombo ed idrocarburi aromatici, per cui si ottengono bassissimi livelli di inquinanti allo scarico, con assenza di odori, di particolato (PM10) e di residui di combustione. La composizione chimica del metano determina una produzione di CO2 molto inferiore rispetto agli altri combustibili, inoltre riduce la formazione di ozono nell’atmosfera. E’ ottimo per una maggior durata dei motori in quanto brucia senza lasciare nel motore residui carboniosi responsabili di un prematuro logoramento, allunga la durata delle valvole e dei pistoni e mantiene inalterate più a lungo le proprietà dell’olio motore.

Come avviene il rifornimento?

Il rifornimento avviene tramite la connessione della manichetta del distributore alla valvola di carico, che può essere posizionata nel vano motore o sul paraurti. In una moderna stazione di rifornimento con erogatori a peso il tempo di carica è di 4-5 minuti per un serbatoi0 di medie dimensioni (80-100 litri).

Quant’è l’autonomia con un impianto a Metano?

L’autonomia dipende dalle dimensioni del serbatoio, i serbatoi metano si installano nel vano portabagagli dietro i sedili posteriori e si può installare un serbatoio o più serbatoi. Per il metano esiste solo il serbatoio cilindrico e non esiste il serbatoio postoruota. Per esempio un serbatoio medio è da 80 litri di metano che corrispondono a 24 litri di benzina con una percorrenza media di 10 km al litro benzina si ha un’autonomia di 240 km circa.

Quanti sono i distributori di Metano?

La rete distributiva metano è in continua crescita, attualmente (29/07/10) a livello nazionale sono disponibili 729 distributori stradali e 45 distributori autostradali e sono in costruzioni altri 36 distributori stradali e 8 distributori autostradali. Nella nostra regione sono disponibili 33 distributori stradali e 6 autostradali e sono in costruzione 2 distributori stradali e 2 distributori autostradali al 29/07/10.

L’impianto a Metano è sicuro?

Si è sicuro, le officine autorizzate per l’installazione si basano su una normativa europea con omologazione dal Ministero dei Trasporti. Ogni prodotto del gruppo Romano Autogas è collaudato uno ad uno secondo la certificazione ISO 9001 e la ISO TS16949 (Normativa di certificazione del settore automobilistico con standard qualitativi estremamente rigidi).

I serbatoi Metano sono sicuri?

I serbatoi metano sono in grado di fornire le più ampie garanzie di sicurezza. I serbatoi metano della Faber rispettano severi collaudi in fase di costruzione e rispettano le normative ISO 9001. Ogni 5 anni i serbatoi metano vengono ricollaudati per un ulteriore controllo di sicurezza, vengono sottoposti a una pressione di 300 bar (la pressione di esercizio è di 220 bar) ed hanno una notevole resistenza agli urti. Diversi fattori giocano un ruolo importante a favore della sicurezza: le caratteristiche chimico-fisiche del metano (temperatura di accensione elevata, possibile accensione soltanto all’interno di un intervallo di miscelazione con l’aria), inoltre nel caso di fuoriuscite questo carburante non ristagna, ma si disperde nell’atmosfera senza formare accumuli negli strati inferiori. Anche a livello internazionale si riscontrano giudizi positivi, grazie a prove effettuate dai maggiori organismi per la sicurezza (Bureau Veritas norvegese, EPA statunitense, ecc.); in una relazione del Bureau Veritas norvegese si afferma che i rischi legati all’utilizzo dei veicoli alimentati a metano non sono maggiori dei rischi dei veicoli alimentati a gasolio